Come è cambiato lo sport in TV

Gli eventi sportivi importanti richiamano davanti al piccolo schermo un numero incredibile di spettatori. Probabilmente non esiste alcuna trasmissione televisiva che riesca a toccare le punte di share destinate, ad esempio, ad una partita dei Campionati mondiali di calcio, soprattutto quando una delle due sfidanti è la nostra Nazionale.

Il mezzo televisivo è sempre stato un amplificatore eccezionale per lo sport.

Le partite di calcio nella storia della televisione

La storia del calcio in TV (che è da sempre lo sport più seguito, insieme ad alcune gare delle Olimpiadi) inizia nel lontanissimo 1953.

Si tratta del secondo tempo di Italia-Cecoslovacchia, un match giocato il 13 dicembre e valido per la Coppa Internazionale. Da quell’anno in poi, tutti gli incontri più importanti verranno trasmessi sulla RAI.

Alcuni dati che possono aiutare a dare le misure di questo successo sono fornite dall’Auditel: nei primi cinquanta posti delle trasmissioni televisive più seguite di sempre ci sono esclusivamente partite di calcio.

Il picco assoluto degli ascolti si ebbe in occasione di Italia-Argentina, la semifinale dei Campionati Mondiali di Italia ’90: ben 87% di share, ovvero più di 27 milioni di spettatori. In altre parole, tutto il popolo della TV, quella sera vide il match.

TV (e pallone) in bianco e nero

Nel 1970, le regie televisive hanno portato nelle case di mezzo mondo le fasi finali del campionato mondiale. Dato che la TV era ancora in bianco e nero, la celebre azienda di articoli sportivi Adidas, si inventò il design del mitico pallone Telsar, che alternava poligoni bianchi a poligoni neri. In questo modo, il pallone era più visibile, in qualsiasi condizione di luce e anche quando veniva parzialmente coperto dal fango del terreno di gioco.

Tempi moderni: tra stadio e divano

Oggi, guardare una partita in tv non toglie niente all’emozione del gioco, anzi, l’esperienza viene arricchita dalle moviole in diretta, dalle grafiche e da telecronache sempre più ricche di dettagli tecnici.

Chi preferisce seguire lo sport dal divano, invece che a bordo campo o sugli spalti di uno stadio, può anche ricreare l’atmosfera giusta appendendo alle pareti accanto o dietro il divano alcuni poster presenti sul sito di Dear Sam, che raffigurano campi di calcio, tennis o basket. Un divano comodo, qualche amico tifoso, una cena sfiziosa a base di snack e la partita in tv: è proprio vero che la felicità è fatta di cose semplici!

Il match tra reti di stato, Mediaset e nuovi player

Prima dell’avvento di Mediaset, lo sport era appannaggio esclusivo della RAI. Successivamente, i diritti televisivi sono stati spartiti tra le due “potenze” della TV e, in alcuni casi, gli spettatori hanno dovuto iniziare a pagare un abbonamento per seguire alcuni tornei o match particolari. Al giorno d’oggi, lo sport è il re incontrastato delle pay tv.

Anche se gli incontri più importanti sono a volte trasmessi in “chiaro”, gli abbonamenti sono sempre più spesso necessari per non perdersi calcio, tennis, boxe e la maggior parte delle gare nazionali e internazionali. Tra i principali fornitori di servizi troviamo Sky, DAZN ed ESPN, ma nel breve periodo il panorama probabilmente cambierà ancora.

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